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L'Archivio

il male e il peggio

Reagisco scrivendo e protestando che è violenza quella negazione di un chiarimento. Chi non parla e non scrive ci abbandona. Non però nel nulla e nel vuoto della sua assenza. Ci consegna all’infinito cui la sua assenza prelude come una porta maligna. Chi parla è differente da chi non parla. Chi scrive è differente da… Mostra articolo

20 Gennaio 2019
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slot-machines e conoscenza

Le cose sono pensate. Il tempo consiste nella vicenda della loro disseminazione in giganteschi frammenti di montagne che a volte precipitiamo davanti ai porti e alle coste come illusionistiche difese dal mare.  Allora è il mare che ci sovrasta. E noi restiamo interdetti dalla potenza della nostra credulità. Dalla nostra ingenua e tracotante spavalderia.  … Mostra articolo

17 Gennaio 2019
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un articolo lungo

L’origine del pensiero verbale è priva di dizione. La mano è una terrazza sul foglio. Il silenzio che precede la mia richiesta di te è il miraggio esitante di parole ancora da dire.  Io stesso -miraggio e aggetto sulla facciata di un palazzo smisurato che è la mia appartenenza alla vita degli altri- esisto solo… Mostra articolo

16 Gennaio 2019
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moscerini della frutta

Si nasce su campi di stelle e polvere residua. Nessuno sa se furono esplosioni di giubilo. La nascita comunque non è storia.  È il bagliore nel giardino, il fanale della guardia notturna, il gigoló-contrabbandiere, gli ultimi sussulti di una festa, i furbi impietositi improvvisamente, le stanze silenziose, e tutti gli impegni presi: alcuni che non… Mostra articolo

14 Gennaio 2019
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geologia

È che si nasce. Irreparabilmente a proporre l’intero. Non probabile: vita. Questo scontro di parole. Indizio. Scandalo: è una pietra, si sa. La nascita una pietra. Età della pietra. Età del fuoco. Età del bronzo. Età della nascita: primo giorno. Inappuntabile sorriso. Inarrestabile intimità. Ti suggerisco di amarmi non fosse altro che per questo. Cioè… Mostra articolo

13 Gennaio 2019
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sentóre di pineta

Ho riposto il volere in esitazione come un anello in una scatola da regalo preziosamente dipinta. Intanto il fondo stradale sfumava in terra battuta, e i colori indescrivibili e infiniti refluivano in viola verde e nero, e il blu brillante della volta celeste scivolava nei vapori di sottobosco di una pineta.  Il più era riporre… Mostra articolo

13 Gennaio 2019
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insofferenza dei pedanti alla necessità

Su cartoline scrivo i paragrafi che dovrò contenere, prima della conclusione, in una sola parola sul dorso luminoso del rettangolo postale.  Il deserto, il mare, il campo cui facevo riferimento con le corse a perdifiato, l’occhio curvo della rana resuscitata: sono per me unico orizzonte.  Alla fine sto lasciando progredire la vita piena. Si fa… Mostra articolo

11 Gennaio 2019
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benedizione delle nostre passeggiate

Devo ricorrere alla foto di noi, poi di te un poco discosta lungo il sentiero, e poi di una grande quercia isolata sul declinare della strada: che rappresenta la solitudine senza tristezza perché, non si come, non è mai triste la solitudine di quel tipo di alberi. Le tre foto sono figure di fierezza. Noi… Mostra articolo

10 Gennaio 2019
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scintille

La figura fu estratta dalla torba. Il tempo, si vedeva: che, traversando la terra grassa di petrolio, si era attardato prima di raggiungere i poveri corpi.  L’azione delle durata si era depositata in un velo traslucido.  Le mummie hanno pesantezza e prepotenza. Uno stupore senza bellezza.  Un improbabile stato della materia rallenta le azioni fatali… Mostra articolo

9 Gennaio 2019
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destinazioni e premi

Aspiravo al deserto: passeggiavo verso linee non ben formate di declivio. Tendenze. Forse sapevo di me. Di già.  Possibile che nei giorni di ciascun inverno infantile grigio splendente e infinito conoscessi di non poter sfuggire la solitudine?  Un ricordo emerge improvviso come origine di adesso. Che il deserto era già nel cielo di mercurio che… Mostra articolo

5 Gennaio 2019
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primi sette secondi dell’anno nuovo

Ognuno ha il proprio eroe. Si ha l’altro come nostro eroe. O l’altra come eroina o combattente fatale: a seconda dei casi.  L’altro è un miracolo transitorio di cui si ha esigenza in certi momenti che ci sentiamo morire di felicità o d’altra malattia. È l’eroe fermo sul bastione di una durata appena rilevata sulle… Mostra articolo

1 Gennaio 2019
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sacro e profano

Le spalle al marmo della chiesa. Aspetta appassionata. Incarnazione di una preghiera. Nei secoli dei secoli. Essere raggiunta è l’unico esito immaginabile. Per salire leggera.  Purificata dal lungo digiuno. Incendiaria.  L’aria d’acciaio si curva, all’attesa, in un’esca d’amore. La fiamma di uno spirito eccitato arrossa la calce del muro.  Per l’amor di Dio! si vede… Mostra articolo

30 Dicembre 2018
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piani verticali

Quanto scrivo è l’impossibile da tacere. Un cedimento.  La premessa è in continua generazione. Si esprime con irrequietezza e trepidazione. Questo contenuto che mi precede pare talvolta visione condivisa.  La condivisione non mi acquieta. Il pensiero non ha attività deputate al proprio arresto. L’insoddisfazione consuma la pazienza. Brucia le attese.  La calligrafia è una fiammella… Mostra articolo

27 Dicembre 2018
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un’unica soluzione

Devi essere bravo e non verrai più rimandato indietro. Così diventai bravo. Poteva sempre succedere un guaio. Peggio di un guaio.  Poteva accadere che la storia perdesse l’unico testimone che potesse avvalorarla: che era il mio amore che mi seduceva e invitava.  Il mio amore mi teneva in vita ma aveva il potere di rendere… Mostra articolo

22 Dicembre 2018
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romanzo breve

I nomi delle cose difficili e dolorose rinascono come felci erbe sottobosco della foresta medicinale. Umidità tra i rami.  Franchezza e coraggio cercammo nella terra bagnata per mantenere con fermezza l’attenzione sull’unica persona che contava. Sul rischio che potevamo perdere tutto con lei.  C’era un’unica porta che si schiudeva. Non ce n’erano molte. Non due… Mostra articolo

22 Dicembre 2018
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violenza distratta

Il volere è in parte violento. È, come si dice, potere. Forse è volere il potere.  Si può ciò che si vuole spesso solo nel trascurare l’altrui volontà. La divina potenza è violenza distratta. 

22 Dicembre 2018
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la parola ‘fine’

Nel buio della mente, ciechi, si indagano le cose passandoci sopra le dita. Si rintraccia con il tatto il disegno di ogni evento.  Le leggi dell’universo sono un manuale di istruzioni stampato in braille.  Gli attuali filosofi della natura sanno leggerlo passandoci sopra con esperimenti di pensiero.  Dovremo adeguare il linguaggio all’immagine. La grammatica corrente… Mostra articolo

21 Dicembre 2018
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intendere senza volere

Spostare la piccola pila di libri con il piede. Sedersi. Sono azioni minime ma irreversibili.  Così io capisco il valore dell’idea di ‘compromettersi’ col mondo intero.  “Per il lavoro aumenta l’entropia” dicono i fisici. Dicono che aumenta il disordine.  Ma io ho messo le cose a posto. Ho messo, compromettendomi con uno spreco di calore,… Mostra articolo

19 Dicembre 2018
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unica conoscenza

Quando si comincia ad analizzare una cosa è l’inizio della fine di quella cosa.  L’analisi di una certa modalità di esistenza è l’inizio della fine di quella modalità. La sua volontaria destrutturazione.  La pretesa necessità di analisi dei modi è la presa a balia di quei modi, l’espropriazione del soggetto del suo obbligo implicito alla… Mostra articolo

17 Dicembre 2018
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metallo miliardario

C’è questo aereo per i viaggi nello spazio. Metallo miliardario. Scialo tecnologico. Il cielo è un pantografo azzurrino e la macchina volante una matita di efficacia diabolica che divide il foglio in quattro con tre scie di condensa. La figura percepita fa l’altra figura, inventata, delle tue unghie affilate che feriscono il mio braccio in… Mostra articolo

17 Dicembre 2018
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stella sul prato

Ascolta ascolta. Non smettere. Non smettere. Il tuo ascoltare è miele. Fa venire voglia di dire dire sconfessando ogni motivazione. Non di sopravvivenza vivo ma di ansia di finire. Non ti parrà strano questo anelito di candela. Questa stella di terra che è un fuoco. 

11 Dicembre 2018
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fessure

Assolvere Dio dal nostro dubbio sul suo esserci o meno noi non possiamo. Questa è la grande differenza. Che Dio può farlo, di assolverci, da quella eventuale incredulità una volta che la sua mente si sia distratta dall’assoluto non contemplar che sé.  Non ancora assolto, io ho stipato l’universo nello spazio della fessura del dubbio…. Mostra articolo

10 Dicembre 2018
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non di confusione

Messaggero. Àugure. Figura ritta in sella. Stilografica verticale. Caduta del tuffatore.  Il senza peso degli esperimenti mentali dei fisici alla ricerca della forma di una relatività generale, è, stamani, sorte d’amore.  Abbracciati fino in fondo non si ha la sensazione di precipitare: che vuol dire che si ha la certezza di non precipitare. Per cui… Mostra articolo

9 Dicembre 2018
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concerto

La natura granulare della realtà fisica implica relazioni inesorabilmente variabili che noi descriviamo incessantemente.  Così il tempo si scompone e cessa di essere necessario perché non è più a sé stante. Non è a-priori. Stare al mondo è stare al tempo come battendo il piede la notte del concerto le mani strette insieme i respiri… Mostra articolo

8 Dicembre 2018
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il vortice di nostalgia e i pesciolini del mare quotidiano

Struggente felicità da richiamare i pesciolini che ho disseminati nel mare della mia nostalgia quotidiana… 

8 Dicembre 2018
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grammatiche poco studiate

Tu mi sei. Come non tutti mi sono. La professoressa di lettere non mi trasmise alcun sapere a proposito di una gerarchia dei pronomi personali nelle loro forme dative.  Studiando ho estratto da solo questa scarna locuzione.  Tu mi sei dice che tu sei a me. Non dice cosa sei per me. È espressione verbale… Mostra articolo

4 Dicembre 2018
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amore-‘infinito’

Davvero è abbastanza? Davvero è sufficiente? Le domande di sempre. Senza alcuna garanzia si va.  La scienza non esulta al margine tra te e me e si tinge di pallore e incertezza e poesia e esitazioni e approssimazioni.  La scienza è come uno che non vuol saperne di concludere il ciclo di misurazioni. E le… Mostra articolo

2 Dicembre 2018
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di terra e di mare

L’artista di acquarelli appoggia le setole sul foglio. Lascia che aria e luce agiscono sull’acqua e la carta fissando il colore nei toni di sbiadimento che ha equilibri cromatici precari. Ma il processo si ferma dopo una misurata espansione. Il pigmento scolora verso la periferia. Il disegno è un orologio ad acqua. Il timbro di… Mostra articolo

1 Dicembre 2018
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scomposte frange….

Nei fenomeni di massa l’opinione sostituisce la teoria. Il gran numero che condivide un’opinione pone il consenso come prova di verità. La scienza è aristocratica e controintuitiva. Il movimento di opinione è consolatorio ed autoevidente.  Il consenso come prova fa della pratica politica l’oggetto già effettuato cui aspira. Il gran numero adora che la promessa sia… Mostra articolo

30 Novembre 2018
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quello che non si può amare

Quello che non puoi amare, temilo. Così ho letto. Una frase estrema. Quelle posizioni sbrigative… Forse è troppo, ho pensato lì per lì. Poi mi sono detto che forse no.  Forse, se si vorrà capire qualcosa, quel qualcosa, che di fatto sarà piccolo tanto da stare nella mente di un solo individuo per volta, dovrà… Mostra articolo

29 Novembre 2018
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