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L'Archivio
i limiti della civiltà
Si riemerge dal fondo assetati d’aria ma pieni di tracce di roccia e sabbie. Tra i tuoi capelli un’alga bruna gira tra un punto interrogativo e il disegno di un cuore sulla corteccia dell’albero del parco. Fai conto che l’ombra nuova di oggi sia l’aera della civiltà cui apparteniamo. L’estensione della quale è tutto ciò… Mostra articolo
Categoria: Concetto di causa
a qualsiasi ora del giorno e della notte
I tuoi fianchi la verità. I tuoi capelli la notte. La stanza la lente trasparente del telescopio puntato sull’istante zero della creazione. Unica regala del gioco il silenzio, qualsiasi accidente si presenti. L’amore che ci riguarda si prospetta sempre con questa sfarzosa pretesa. Ci sottomettiamo di buon grado a quell’eccesso. Ci pieghiamo amorevolmente alla dismisura…. Mostra articolo
Categoria: Mare
tempi brevi
Tra noi si sviluppa un’intimità senza nome. “È pensiero molecolare” mi sussurri mentre percorriamo il sentiero che conduce alla capitolazione al silenzio.
Categoria: Antropologia
ciò che l’amore consente e regala
L’afa mi tiene serrato in un abbraccio continuo. Sarebbe una sensazione puramente somatica ma il corpo fa il pensiero dei tuoi abbracci. E il vento provocato dalla corsa nell’aria bollente non è che la tua guancia sulla mia. Giorno dopo giorno ci dissetiamo di sole, di vento, di silenzio. Ci nutriamo di quello e di ogni… Mostra articolo
Categoria: Scienza
bacio le mani alla Signoria Vostra
Giornata di mafia. Sole mafioso che comanda su tutto e bisogna sottomettersi. Resto a farmi cuocere. “Bacio le mani.” Le tue parole chiare. La mafia cancella le volontà. Sostituisce sistemi di autorità. “Ossequi. Vossignoria”. Non è piacere, questa domenica di mafia. È essere. Fedeltà di appartenenza alla famiglia. “Bacio le mani”. Se mi amassi come… Mostra articolo
Categoria: Politica
chirurgia di dire ti amo
L’amore non è diritto o dovere. Difficile una legislazione in proposito. Aria. Così ho pensato. Si ama senza volere. Mi resta, in questa felice intuizione un singhiozzo, l’eccesso dubbioso di una lacrima. Dire ti amo è regalo o distrazione? Dimmi.
Categoria: Anatomia
scrivendo niente potremo dire
Non è passione è vocazione. Scrivere è vocazione: cioè il modo come par di dover esprimere il legame con tutto quanto noi ancora non siamo. Il modo come mi sembra d’esser capace, e non meno di quanto lo sia, di pienare le righe nel modo in cui mi senta pienato da visioni e attrazioni è… Mostra articolo
Categoria: Antropologia
sintesi dei mediatori del benessere
https://youtu.be/yXtv8rDcnB4 Selfish love! Amore egoista. Gridolini in strada camminando. I talloni che battono la rapsodia di una intimità. Ogni mattina l’egoismo del soggetto. Il soggetto é una macchina geniale per niente precaria nelle funzioni. Tipo la gioia di certi giorni. Semmai è delicata nella materia dei componenti. Che potrei definire cerini e stuzzicadenti, carta riso… Mostra articolo
Categoria: Aeronautica
la soubrette del porto
Un batuffolo bianco di piume sul palo dell’ormeggio. Nella poltroncina accanto alla tua sono io la sentinella del mare. È tempo di veglia e di vedetta. Variopinta, genuina soubrette dei porti, sono un’avvistatrice lieta e strampalata. Faccio la guardia. Ho rinunciato a imbarazzanti eccessi. Dormo sul ponte. Grido alla luce improvvisa. Il tempo che vivo… Mostra articolo
Categoria: Mare
l’allegra consapevolezza di ‘noi’
Ad un certo punto compresi che era amore per noi ogni tua piccola rinuncia a godere degli altri che il tuo fascino attraeva. E vennero due lacrime sorelle a pochi istanti di distanza: commozione e tenerezza. Verso me stesso. Offuscato di fronte alla luminosa verità dell’amore di donna così adulto da non porsi ambizioni al… Mostra articolo
Categoria: Tempo
valére
La nuova stella. L’antica nave. La mutazione. Il quadrifoglio. La buona sorte. Un abbraccio. La stanza. Questa luce accogliente. La nuvola bianca. I sorrisi. Il perfetto silenzio. La torta di un’ora. Le perle nel cavo del tempo. Valére ai tuoi occhi.
Categoria: Fisiologia
il tuo torace magro
Dal rimorchiatore dei racconti tiriamo in porto la mia vita dalla data in cui si preparava questo preciso giorno. Traiamo la conclusione che c’è una forma del tempo. Perché si deve dire che oggi è un giorno esatto. Un grattacielo una cattedrale una città una casa un negozio di alimentari casher in questa annata anch’essa… Mostra articolo
Categoria: Navigazione
un uomo a volte fa miracoli
Si vola rimbalzando. L’aereo dei primi meccanici segna solchi sul campo accosto Parigi. Non ci si leva troppo da terra. Siamo più che altro tutto una ingenua promessa. Con tono divertito minacciamo il futuro …un giorno faremo tutto mio amore. Intanto io ho liberata la granturismo dalle corde e dal cellophane. Tolgo la polvere dal… Mostra articolo
Categoria: Aeronautica
…ancóra
La materia calda di particelle in collisione. Il muto lavoro dei rivelatori. L’esplosione degli applausi degli scienziati nel ventre della montagna. Noi siamo queste tre cose. Materia, silenzioso operare e una sorgente inesauribile di contentezza sepolta nel cuore della terra. Degli applausi, del rumore di speranze accorate e di fugaci vittorie solo tenui vapori esala… Mostra articolo
Categoria: Calore
incrociando la mia vita ai semafori
Se una commozione abbastanza intensa determina il pianto si dovrebbe piangere ogni tanto. Per amore più spesso, a garanzia, se è vero che l’amore è una commozione intensa. Io? Beh non è che proprio pianga. Riesco a evitarlo tirando su col naso. Succede ai semafori, dove incrocio la mia la vita. La commozione è assai… Mostra articolo
Categoria: Urbanistica
geometrie dell’accoglienza
Un gesto ampio delle braccia come ali in fuori grazie ad una generosa distensione muscolare. Fibre che si estendono all’infinito tirate dai flessori antagonisti. Il benvenuto disegna nell’aria della soglia la specifica geometria dell’accoglienza. Vieni. Entra. Ed è tutto. Lasciamo gli ospiti specchiarsi l’una nell’altro.
Categoria: Antropologia
invece
Ero come sono. Riguardo alla vista si può dire cieco perché non pretendo più la scansione delle cose con perizia e giudizio. Perché l’amore è delega. Sicché cieco si può dire. Lei è quella che sa le misure della sala. Si avvicina e il suo profumo peggiora le condizioni della mia appartenenza al normale scenario… Mostra articolo
Categoria: Chimica
la giusta distanza
I capelli lunghi di Danton avrebbero inceppato la lama. Resa difettosa la ghigliottina. Dunque via quella errata lunghezza. La caduta della sorte deve apparire inesorabile che nella forma meccanica del mondo vuol apparire inarrestabile. Il barbiere era spesso complice del giustiziere. Pulire il collo da estensione di chiome o codini era rendere immacolato il laboratorio… Mostra articolo
Categoria: Letteratura
fame
Scrivere è un atto pratico. Necessita di azioni materiali in risposta. Si scrive per fame. Illudersi che serva ad altro ne aumenta la furia e ne riduce la qualità. Implacabilmente.
Categoria: Letteratura
soggettività
Ben disposto alla disciplina sicché uguale agli altri. Ma non uguale poi. Per la libertà di pensiero che l’abito disciplinato vestiva e copriva. La libertà deriva al pensiero dalla materia sensibile del corpo. Tutt’ora amo il sesso, dell’amore.
Categoria: Calore
stralunato
La marea sensoriale che viene dalla materia di un corpo abbracciato nel rapporto sessuale è in grado di generare utopia. L’utopia è condannabile nelle scienze e nello svolgimento ordinato dei giorni perché genera perdita di obiettività illusioni deviazioni ritardi dubbi per via dell’affermarsi asimmetrico del soggetto. Si è creata per questo fenomeno del dilagare massivo… Mostra articolo
Categoria: Astrologia
…..
“Dov’è la coppa che trabocca e la baldoria che rallegra il cuore, dove sono i giorni che abbiamo urlato all’arrembaggio quando potevamo cantare bestemmiare bere e uccidere uomini liberamente, quando il mare intero era il nostro impero che saccheggiavamo a nostro piacimento?“(capitano Jack Word, pirata) Un buongiorno diverso dove la baldoria della vittoria il fuoco… Mostra articolo
Categoria: Astrologia
eccomi alle indecifrabili altrui attese
Il “Va’ pensiero” del Nabucco è un valzer! Nel pieno della tragedia! Questo popolo errante, questo coro sonante di esclusi fuggitivi, questa stirpe di schiavi da premio nobel, questi meravigliosi naufraghi-per-sempre nel mare dei destini biblici di metà della popolazione mondiale, questi che traboccano della nobiltà degli ultimi, questi irraggiungibili dal normale dolore a causa… Mostra articolo
Categoria: Gioia
dopo tutto
“La caduta libera dei corpi non dipende dalla gravità: la gravità è una forma.” La proposizione implica la natura poetica dell’universo: che è il modo come noi lo pensiamo. Il pensiero disegna le linee del campo di forze che tiene insieme materia e poesia. Dire la vita psichica attraverso le componenti la materia dell’universo è… Mostra articolo
Categoria: Amore
non tardi
Perché il sonno non ha arrestato la sua corsa come il sole dall’altra parte del mondo stanotte non ho avuto le ore per calmare l’ansia di vivere con le parole. Ora la coperta è una collina. Le ultime parole di ieri notte fanno una processione di nomadi che si perdono dall’infinito fino alla mia duna… Mostra articolo
Categoria: Antropologia
eserciti nello specchio del bar
“È abbastanza.” così io. L’orologio ha misurato il tempo. Ne ha tenuto memoria. Ha enumerato. Misurato differenze. L’orologio ha finito di girare attorno. Il pensiero non è più coazione. Io che protestavo l’amore. Infantile. Accalorato. Intorno alla materia gli stati d’animo svoltano identici a soldati attorno ad una bandiera nuova fiammante Noi dal tavolino… Mostra articolo
Categoria: Rivoluzione
materia
Dovremo pur mettere mano alla materia. Perché è una parola di grande impatto fisico. Come rompere un patto incanutito se non si fa ricorso alla consolante rassicurazione del bianco delle chiome e del verde dei cespugli? Come si trova il coraggio della verità sentimentale se non nella corrispondenza tra le parole e le cose? Cielo… Mostra articolo
Categoria: Chimica
la mummia Nehmeket in San Lazzaro degli Armeni
Furono visti un uomo e una donna procedere fianco a fianco. Legati da una reciproca appartenenza. Stretti dal vincolo di una cucitura. In quel modo avvinti osservavano l’universo restante in distratta sufficienza talchè noi ci sentivamo esclusi stralunati. Era al museo di San Lazzaro degli Armeni, in Venezia, che furono scorti a vagare. O, meglio sarebbe… Mostra articolo
Categoria: Psicotropi
se posso dire la mia
Quando lei disse ‘aspetta’ io andai nella terra dei due fantasmi. Avrebbe potuto non venire mai. Lasciarmi con nulla nelle mani. Aspettami! e se la ami ti sottometti di buon grado. Nella terra dell’assenza e della nostalgia. Aspettami! e mi recai in un tempo che non poteva condividere. Si aspetta da soli. Aspettami! E fui… Mostra articolo
Categoria: Fisiologia