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L'Archivio
matematici dolomitici
I matematici sono i più grandi poeti. Senza misticismo profondi. Con chiarezza isolati. Senza rimpianti svettano sulla limitatezza. Non si arriva gridando per le strade dirette alla cima. Non c’è un campo base. Non successivi bivacchi. Si va dalla valle al cielo. Il vertice è una stella neanche l’avventura di salire fosse l’albero di natale…. Mostra articolo
Categoria: Gioia
quello che potrebbero essere la notte e il giorno
Le cose che contano non stanno dove me le aspetto. Intanto è pieno di cose che mancano che dovrebbero esserci e cerco. Poi non so mai dove andare a cercare. Comunque ormai ho imparato che sono sempre ‘da un’altra parte’. Evito i luoghi preposti ché là non si trovano. Bisogna essere curiosi di sapere tutto… Mostra articolo
Categoria: Gioia
mezzi di resistenza e altri innocui inganni
Il trucco seduce. La scenografia inganna. La proposizione ha regole interne invisibili. L’amore agisce sul battito dei cuori e sui centri del sonno. La narrazione letteraria e il comportamento sociale si avvalgono di modi che sono veri teoremi. Nella mente i principi comandano tutto. La libertà di pensiero è una bandiera sgargiante sui campi. “Io… Mostra articolo
Categoria: Gioia
un maestro di campagna (tra le altre cose)
“Pensai allora: a che vale studiare filosofia se serve soltanto a consentirci di parlare con qualche plausibilità di astrusi problemi di logica, ecc…. e se non migliora il nostro modo di pensare ai problemi importanti della vita quotidiana, se non ci rende più coscienziosi di un qualsiasi… giornalista nell’impiego delle frasi pericolose come quelle di… Mostra articolo
Categoria: Gioia
quieti ardori
C’è questa ragazza seduta sul divano di una casa. Immaginiamo che parli. Un test proiettivo di passione. Dico che mette in fila le parole a caso, per assonanza più che per una giustificazione di coerenza logica. La grammatica sta a posto e, dopo, i timbri vocali però, innegabilmente, prendono possesso di tutta l’aria intorno. Colonizzando… Mostra articolo
Categoria: Gioia
i giorni buoni
Persone che affluiscono nelle ultime ore del giorno. La stanza ha dodici posti. Divani, vecchie poltroncine sfondate, seggiole di legno. Il centro è una piazza irregolare e variabile pigiata tra le stesse persone che la affollano e ne definiscono i contorni. Non c’è più nulla da dire. La ‘cura’ è finita da un po’. Non… Mostra articolo
Categoria: Gioia
maratona (monologo 11)
Il cielo coperto di frecce. Dall’aeroporto. Il grande pesce volante che striscia di pancia sulla pista. The No Ordinary Thing serrata sul cuore. “Dammi coraggio. Dammi coraggio”. Le dico. (La immagino che nella sua ingenua grandezza sorrida). “Non c’è niente che valga la pena, dice”. Dice: “Il futuro si è compiuto. Due giorni fa. Sulle… Mostra articolo
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il pensiero di una femmina secondo il pensiero che i maschi ne fanno (monologo 10)
L’amore è un’interazione. Il super androide -un meccanismo senza umanità- è tuttavia capace di imparare. È, per tutto il resto, povero poiché, essenzialmente e non in senso filosofico, costituito di materia inerte, come sabbia e brace. In certe sue porzioni è ancor più inconsistente. È fatto come il pensiero di una femmina secondo il pensiero… Mostra articolo
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monologo 9: le spine della conoscenza
La stazione è affollata. Gioco passando tra la gente. Respiri, un profumo, il trench elegante appeso al braccio, il pendaglio lucente di un bracciale. Ricordarsi di mettere la diffusa attenzione, l’idea di distrazione iperestesica. Mettere disposizione al grigio. Ho l’iperandroide nella valigia piccola, tra un maglione azzurro elettrico e le pubblicazioni di cucina molecolare. La… Mostra articolo
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per come la vedo io (monologo 8)
La grandiosità del buio oceanico. I lampi del faro. Sono tornata qui da sola. Il mare si adatta stanotte alla tormenta di un’anima in pena. Perché io sono uguale alle altre donne. L’amore facile da prendere, noi, non sappiamo giustificarlo. Esperimento mentale. Creare un androide indistinguibile da una persona. In che modo lo si dovrebbe… Mostra articolo
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artifici per la felicità (monologo 7)
Lascio la spiaggia. Il letto bianco. Il sonno. Al risveglio non è finita. Le onde di eccitazione hanno sussulti di risacca. L’agire sui miei sensi è stato tanto efficace e sicuro e instancabile da risultare quasi beffardo ma senza offendermi: parola mia! Sulla duna le mani accendevano i fuochi stellari. Non tutto il cielo consumammo…. Mostra articolo
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non peggiore (monologo 6)
Una delle numerose spose dell’oceano che fanno all’amore lungo la costa. Tempeste e salvezza. Imbarco corale sul traghetto per le isole. Eccomi deposta sulle dune. I fuochi lontani. Non sono Ulisse cui la furbizia impediva l’orgasmo. Ho saputo subire il naufragio, io. Per fare il sesso non avevo bisogno di predestinazione. Mi alzo dalle dune… Mostra articolo
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porte girevoli (monologo 5)
Il maschio/donna è all’entrata. Sul cerchio dell’ingresso. Entrare e uscire sono simultanei. L’uomo è uguale a te e opposto alla tua assenza. Non faccio in tempo a innamorarmi. lo amo. La sua mano si spinge in luoghi di confine. Io sono quel margine consistente e continuamente mutato. Ma mi accordo alla diplomazia dei trattati di… Mostra articolo
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abat-jour e fari nella notte (monologo 4)
Il faro gira acceso. La mano di luce spazza acqua e nebbia. La nebbia si colora di nero. La mano si stende all’infinito. Infinito è dove non vedo più cioè precisamente è un margine non percepito assai consistente. È un fondo, un luogo in cui il pensiero coerente di un mondo esterno non può esercitarsi…. Mostra articolo
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monologo 3
Nel dormire al Grand’Hotel la notte del primo giorno ho avuto un sogno di celluloide: splatter né più né meno. Sangue e spade iperrealisti. Libera associazione: sangue/prime mestruazioni. Avrò avuto dodici anni e il margine di quel giorno è affilato come una spada. E i giorni successivi, finché il sangue durò, furono una pellicola di… Mostra articolo
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la natura dell'amore, secondo Ilaria
Categoria: Gioia
monologo (2)
Ho preso un aeroplano. Per arrivare qua. Mi ci sono aggrappata. Ho afferrato quella bizzarra specie di anfibio d’acciaio. Quella torreggiante balena volante. Immagina, me, inerme. Piena di passione per dove ero andata a cacciarmi. Lo stordimento nel fare cose più grandi di me. Le mani in tasca del soprabito. Il biglietto tra le dita… Mostra articolo
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monologo
Grande Hotel Atlantique. La Stazione Centrale. Poi il faro. Roccioso grande lungimirante. Di notte fin dove il faro abbraccia è la salvezza. Come l’intelligenza nella confusione. La notte sul mare il buio ricrea la preistoria. Come il faro fa girare la sua lanterna elettrica io muovo le mani con trepidazione. Con l’amore femminile quando carezza… Mostra articolo
Categoria: Gioia
differenti quartieri
Una volta era stata la casa al sesto piano, angoli acuti tra le pareti di camere silenziose, i volumi d’aria tiepida del sottotetto, i quartieri agguerriti e indifesi. Lungo le scale col fiato che manca il diaframma si faceva sentire sempre e il pensiero nella gabbia della volontà di arrivare ‘su’ era un lupo affamato…. Mostra articolo
Categoria: Gioia
14 novembre 2015: una folata di vento nel grano
“Le esplosioni e i colpi si confondevano con la batteria a raffica degli Eagles of Deth Metal. Il commando era composto da tre persone. Sparavano nel mucchio. E ‘stato come una folata di vento nel grano. Cadevano tutti, morti, feriti e vivi”. (un testimone della strage nel teatro di Parigi, pubblicata su ‘Il Fatto Quotidiano’ )… Mostra articolo
Categoria: Gioia
primo giorno alla luce differente
La gravità si esercita simultaneamente e non pare trasportata nel tempo da un punto ad un altro. Questo avrebbe invalidato il principio che il limite alla relazione tra gli eventi è di essere connessi secondo informazioni che non viaggiano oltre la velocità della luce. Per questo era ‘necessaria’ la relatività generale. Per esprimere l’idea che… Mostra articolo
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impossibile innaturale bellezza delle colline sulla costa tirrenica
Non vorrò sapere di più. Non è importante conoscere i dettagli. Ho letto e indagato abbastanza. Sono diventato un gatto dentro il mare, che non si agita: contrariamente alla natura felina ha smesso le idiosincrasie di specie. Manda su bollicine d’aria intanto che aspetta, immerso nella trasparenza azzurra, che passi la bufera e le montagne… Mostra articolo
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livelli di realtà e forme di pensiero
A proposito della natura fisica della realtà mentale… “L’universo è casuale? Sono convinto che Egli non giochi a dadi”, scrisse Albert Einstein a un collega nel 1926. Ripetuta negli anni, questa citazione divenne la negazione per antonomasia della meccanica quantistica e della sua ipotesi di casualità. Un esame più attento, tuttavia, ci rivela che Einstein non… Mostra articolo
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dal 1972: essere al mondo di "Istinto Di Morte E Conoscenza"
Senti la ‘Musica notturna di Madrid‘ di Boccherini e scopri che non esiste incompatibilità di tempo nel campo delle armonie sentimentali. Vedo code di cometa sopra la nuca delle donne. Ci saranno state a scivolare scarpette ricamate e piedi nudi quelle notti. I tempi lento, mesto, maestoso, allegretto, vivace, presto sono le invocazioni esecutive di… Mostra articolo
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meteo: il pensiero nell'utero e il pensiero dopo la nascita
Era previsto che piovesse stamani. Ma solo adesso, a metà giornata, cominciano a sfrecciare le prime gocce: ritardatarie, se ci fossero orologi neutrali in natura ai quali la natura facesse riferimento come certezza similmente al modo come noi ci siamo creati un giudice terzo: dio fuori da noi e dal mondo. La natura ha leggi… Mostra articolo
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una nuvola di caffè
Che rimanga più a lungo l’odore di caffè nell’aria della nostra stanza. Il fisico quantistico non computa misure. Egli definisce ‘stati‘. L’odore del caffè si era diffuso e aleggiava vibrando quanto bastava affinché io oggi, ricordando, potessi affermare che ci si amava profumatamente. Amabilmente apprezzai le tue spalle ammantate di una proiezione blu. I miei… Mostra articolo
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l'aria intorno al momento presente
Classico antico: massiccio dolomitico rosa tre quarti a destra. Est, si sarebbe detto. Mare di conchiglie illuminate. Sospensione dei corpi subito prima di: è l’orlo. Un anello di diffrazione o la corona di luminescenza sfrangiata delle eclissi totali. Siamo margine sociale fatto di coppie nude estatiche. La santità sessuale si è diffusa e ampliata. È… Mostra articolo
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oggi trent'anni fa
Trenta anni oggi. Qualcuno ha ricordato. Nella strada di notte si è avvicinato. Sapeva di fumo e vino. Ci siamo lasciati andare trent’anni fa. Non potevamo fare diversamente. Istinto di morte e conoscenza camminavano come gendarmi che impedivano di andare nel paese di cuccagna. Essi ci protessero dalla degenerazione dell’uomo. Non è pericoloso che diventi… Mostra articolo
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il mondo regalato
A chi il mondo è regalato. Se non a noi che malamente e parzialmente ci versiamo sopra come ‘senso’ costruzioni distruzioni parole scarti ottusità napalm fuochi artificiali e focolari di bivacco. Più o meno regalato secondo le epoche. O la geografia. A downtown è regalato alla folla dell’attuale futuro. Andando nella steppa mi parve che… Mostra articolo
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stagnazione politica
Una valanga di illegalità infradicia i passanti senza scampo. Nell’aria acquitrinosa una mosca primordiale microscopica macchina della febbre che si moltiplicherà inarrestabile: vola goffa schiantando ogni goccia di pioggia che incontra. La palude è chiusa in alto nascosta. Escludono il cielo tralci fitti infarciti di uova di zanzara che aspettano di schiudersi per liberare miliardi… Mostra articolo
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