Scrivere: diffondermi sulle durate. Ho a cuore te. Un pronome è una impalpabile radiazione. Scrivere è in questo caso avere accesso alla natura fisica di ogni cosa. Alla materia del pensiero come si organizza su una sola nota   È un clima. Mi dispero. Perché piove quando vuole. Angeli sopra di me. Che compongo cielo… Mostra articolo

Il tempo viene. Sale le scale. Io l’aspetto sulla prima rampa. Mi sfiora con un bacio. Affiancati saliamo la scala interna. In cima nessuna esitazione. Risa di modesta agitazione. Sorrisi maliziosi di svergognate scuse. Il tempo detta delizie illimitate. Unica regola dire si a tutto. E non si creda sia facile. 

Un angelo alla panchina dello scalo. Anime di ferrovia e di molo marittimo te e me. E là sempre mi tiri per la mano per la giacca per la mia chiara camicia di lavoro. Là mi tirerai per lo smoking blu-passione. Vieni mi dirai vieni. Ed io ti sorprenderò perché sarò stato già sempre alle… Mostra articolo

Di Aldo Giorgio Gargani conservo “Il sapere senza fondamenti” (Mimesi Edizioni- Milano – 2009). Per non dimenticare che alla prima lettura ero un ragazzo in accademia e gli corsi dietro un bel po’ perché era amore intellettuale vero. Il secondo mio atto non stupido. Il primo è quest’ultimo di cedere a te. Ho a cuore,… Mostra articolo

Oggi mi concentrerò su di te. E tutto, proprio tutto, andrà benissimo.

Quello che resta è un’impronta nel letto. Un tuo sogno di me. Troppo onore. Ma, dici, ti piacciono certe mie forme. Per la loro precisione. Hai questo ‘amore’ per la divinità che ha provveduto a tutto. L’amore è provvidenza: quella che piace a noi. Forme belle per reciproche proporzioni. Come sapere che tra poche ore… Mostra articolo

Le ragazze sono qui fiorite. Vette che forano il cielo notturno. Estate mediterranea. Io felice sul suolo di noi. Capisci. Non c’è niente e nessuno che possa distrarmi da te. Io? Un gigante. Smisurata è la mia soddisfazione. Mi hai sorriso fiera. Io ho pensato: è orgogliosa di me. Tanto basta. ‘Notte amor mio. A… Mostra articolo

Sono stati anni di mare. Ampie bracciate, fondali vertiginosi, profondità cobalto, passioni oceaniche, natura anfibia. In mare si cresce precocemente ma inconcludenti. Perché una forma non è indispensabile. Tu sei stata l’improvvisa pioggia. La biologia nella corsa. Il tempo struggente. Il taglio di un coltello per uccidere. Scuri i capelli tuoi. D’un’allegria fatale alla mia… Mostra articolo

Quello che avanza dell’onda è l’energia della quale l’acqua prende la forma. Tu sei la forma che assumo al pensiero di te.

Il pensiero è materia applicata alla materia. Nel procedere diventa sottile e racconta di frange altrettanto impalpabili delle cose. Particelle. Dilatazioni. Periferie. Spiriti agenti. L’estenuante ricerca di dimensioni ultime si sfarina in espressioni matematiche. In creativa immaginazione di straordinarie forze. L’universo si annida nelle funzioni cerebrali di alcuni geni. Noi da millenni vaghiamo poco illuminati… Mostra articolo

Noi stamani eravamo la mia mano in aria ad indicarti le boe del porto di Amburgo. Ora io sono la mia mano al mio cuore ai capelli alle guance alle labbra sul foglio. Le parole scritte vanno via. Vanno dopo di me. Ora ti penso. È domani. Per la natura segreta dei pensieri il presente… Mostra articolo

Cerchiamo quello che non esiste. Poi, quello che non esiste, ha un suo speciale modo di non esistere.  Ogni utopia è differente per ciascuno. E noi siamo la nostra particolare insistenza. La fisionomia irripetibile di una testardaggine. Amiamo chi condivide il nostro modo di pensare non esistente l’oggetto del nostro desiderio. Vivremo insieme sulla piazza lastricata… Mostra articolo

Poi c’è quella foto in cui il sole bagna la piazzetta di Aix en Provance in agosto. Una donna e un uomo che si guardano. E io che già sapevo che avrei avuto per me quella felicità dei corpi radiosi. Sapevo di stamani. Certe cose non si spiegano. Poi c’è stamani. Neanche le otto. La… Mostra articolo

“Rendimi facile il passaggio. Traversare la terra. Insegnami la docilità. Che le ossa non si rompano.” Così io qualche mese fa. Che non avevo in mente né il tempo della traversata né la fragilità dell’edificio che ognuno di noi è. Poi era bastato un abbraccio e tutti gli anni eccoli farsi materia di amore e… Mostra articolo

Amore è il tuo nome. Non è ciò che provo. Sei tu. È la fine dell’idea astratta. Per questo devi esserci a insegnarmi a pronunciare il tuo nome. L’abitudine d’amore crea sinonimi e cambia la percezione delle cose. Amore. Un caffè? Come sempre?

Se dico senza te non si può vivere certo esagero perché non morirò. Ma non esagero perché non è vita il non morire. Per la consolazione dei lettori un po’ interdetti posso suggerire che quel ‘te’ potrebbe essere vita mentale. Metafora. Io preferisco pensare che prima o poi l’amore arriva. O torna. 

La Mummia del Similaun, anche nota come Uomo del Similaun o Uomo dell’Hauslabjoch, è un reperto antropologico ritrovato il 19 settembre 1991 sulle Alpi Venoste, ai piedi del monte omonimo (ghiacciaio del Similaun, 3.213 m s.l.m.) al confine fra l’Italia e l’Austria. La datazione è compresa tra 5300 e 5200 anni fa ( età del rame ) alla… Mostra articolo

Guardo dalla finestra della mansarda giù in strada. Che se dovessi arrivare posso sempre sembrarti un Rembrandt miniato con un pennello sottilissimo. Rembrandt, mi viene in mente, saprebbe rendere la luce sul mio volto nel vederti ogni volta comparire.

Era la tua semplicità in un corpo attraente. Era il moscerino della frutta ronzante invisibile sulla collina delle albicocche. Era il lievito crepitante nel mare di impasto per il pane di domani. Psicologia agricoltura e forneria oggi si fondono nella musica del pensiero che fa bello il mondo. Cui non manca, adesso, quasi più nulla…. Mostra articolo

Oh amore mio. Chi si farà carico di tutto? Di tutto questo? Credevo che riguardasse me. Il solito che si autocommisera. Ma questo bel ragazzo che ride. Questa sorniona signorinella che prorompe in fuori come una terrazza piena di fiori. Loro. I nostri occhi che si guardano innamorati e sono come figli. Loro camminano per… Mostra articolo

Mi hai insegnato ad avvicinarmi a te con speciali attenzioni. Ho perduto antiche convinzioni e maturato pensieri pratici. Mi muovo più lentamente. Scrivo entro spazi contenuti. La mia voce si è un po’ addolcita. Sorrido spesso. Mi commuovo di più. Tu lo chiami ‘agire con amore’. Io dico che è rieducazione sentimentale.

Il tempo di arrivare. Tu sei assorta alla manifattura della sigaretta che respiriamo insieme alle prime parole. L’ora il luogo e la durata degli appuntamenti decidono la dimensione dei laterizi. È amore e edilizia popolare. Ci facciamo casa con irreprensibile puntualità. Mi rendo conto che siamo causa di impaccio agli avventori. Offendiamo il loro fosco… Mostra articolo

Sai quando pensi a lei appena sveglio e non ci sono aria o caffè o nuvole o afa o stringhe o rugiade sui petali perché non sei fuori in strada e ti sei avvolto fino a tardi nel sonno come dentro una coperta morbida che si trasforma nel pensiero della sua mano che lentamente ti… Mostra articolo

Quello che puoi comprendere è il (non) trovare pace. È l’unica montagna che mi resta da scalare. Ognuno c’ha il suo libro dei record. A me trovare pace manca. Meglio: credevo di no. Credevo che ci potevo anche stare. Poi quando sei venuta o comunque ti ho vista e ti ho appena sfiorata ho capito… Mostra articolo

“Non offrire mai alla divinità un fiore che sia stato odorato”. (Cristina Campo – “Gli imperdonabili” – pag. 128 – Adelphi – 1987 ) Di divieti è ornata la strada che va da te. Che ogni azione sia unica. Che le mani restino libere. Che la coscienza si mantenga distratta. Se niente del futuro tra… Mostra articolo

L’attimo di mattino è lo spicchio d’arancia. Le labbra bagnate. Uno spolverio di zucchero a velo sulle palpebre. Ti mangerò. Tutta d’un fiato. Prima o poi. Tutto d’un fiato parlerò. Smetterò di servirmi delle virgole nelle mie asserzioni. Tutta d’un fiato la mia frase che viene da te. Come fosse l’ultima. Per correre nello spazio… Mostra articolo

Capolavoro il bacio sulle scale, la lama del chirurgo, la linea della figura. Sapersi fermare. Attuare l’arte del compimento. L’opera d’arte traversa la storia umana come una lama. ‘Capo’ di un lavoro è conclusione. Un artista lo sa dove si trova. Ascolta il dettato del tempo. Opera. Poi si arresta. L’azione di finire si sottrae… Mostra articolo

La fame che ho di noi è una passione chimica che si sfama di sè. Nutre e non fa pensare. E sfamarsi è il pensiero di restare con te.

Lino nero addosso. Un caffè. Il mare davanti agli occhi. Il mare sarebbe stato tutto il tempo del mondo. Il lino nero la felicità di me per quel tanto o poco che uno può essere. Pensavo i miei occhi mentre lentamente si accordavano al timbro di azzurro tirrenico. “Illusorio accordo” – mi dicevo ieri che… Mostra articolo

È la perplessità il seme. Vai a sapere. Così fugace, insignificante! Ma la luce ha il suo effetto insieme a rade piogge provvidenziali. Il silenzio di adesso è obbligo di tacere per rispettare la delicatezza delle fioriture.