chi è ‘lei’

“La morte non esiste più/ Non compra più, non vende più/ Mio folle amore/ La vita non uccide più/ I nostri baci, i nostri sogni/ E le parole/ Il tempo non le imbianca più/ E non si seccano a lasciarle stese al sole/ Parlami d’amore/Nonostante la stagione che verrà.” Tratto da : “La morte (non esiste più)”- Baustelle – 9/gennaio/2013 – composizione di Francesco Bianconi. 

Al posto dell’articolo “Blind trust” sta la ‘visione’ di una immortalità dell’amore.

Essa appartiene a Operaprima assai più che i toni saccenti e dis/umani che m’avevano preso la penna.

Perché? Non lo so. Cioè non voglio farmene una ragione tanto meno negarne la natura.

Residuo di passato. Dis/umanità. Se vale per l’amore, che non muoia, deve valere anche per il dis/amore: che non viva! 

Può essere cercato e trovato solo nella realtà umana il dispiegarsi della mia vicenda.

‘Amore’ che prosegue in grazia della propria natura resiste ad irragionevoli inverni.

Nel rifiutare la parzialità di una cosa scritta asporto un’importuna anomalia  

Erano cose vere. Ma il tono era antico. Ho pensato alla madre anaffettiva. 

Mi unisco a chi leggendo avesse provato un brivido e un capogiro. Sarebbe la LEI che amo.

Lei coglie il disamore e mi ripara dal mio. Unica lei, per me…. sono in molte là fuori. 

Basta!

“Buongiorno, amore, come sempre…”