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L'Archivio
outsider
foto ”operai” (Polaroid) Mi ha mandato questa foto. È il ritratto di una voragine. La strada è saltata in aria per l’esplosione di condotte sotterranee trascurate da amministratori di nulla moralità. Si vede la terra bruna presumibilmente tiepida subito sotto l’asfalto gelato di dicembre. Si vede la cascata di fango illuminata dalle cellule fotoelettriche… Mostra articolo
Categoria: Arte povera
quello che mi hai detto
“Io non sono gelosa. La gelosia è una condizione che non mi sono mai concessa. Il dolore, che avrebbe dovuto essere causato dalla gelosia, l’ho scambiato ogni volta con quello del taglio sanguinante di una mia sottrazione al rapporto. Voglio essere l’unica per te. Dunque. Togliti il vizio del sarcasmo intollerante. Non smaniare filosofeggiando per… Mostra articolo
Categoria: Arte povera
anche questo è amore
Non ho saputo più niente di preciso di lei. Da anni i suoi ti amo mi arrivano sempre immancabilmente oggi. Amore mio eterno, scrive. Con toni perentori. Sai che resti mio, scrive. Pretende un giorno solo d’essere creduta e di certo non accetterebbe perplessità o esitazioni che scalfissero la sua pretesa. Anche questo è amore,… Mostra articolo
Categoria: Arte povera, Energie Alternative
me
C’è un me che si addensa per molteplici convergenze non so da dove fino al punto in cui mi trovo. È un me che non chiede. È un cristallo di gelo fuori la finestra nell’alba invernale. Come mi fossi risolto ad un ulteriore cambiamento, che non mi ero figurato, questo me guarito si figura il… Mostra articolo
Categoria: Fisiologia
quelli senza potere
Insolente attualità delle veglie invernali. Controluce i corpi attorcigliati o slegati svolgono la propria privata narrazione in figura d’alberi spogli carnosi asciutti spigolosi nudi. Sono proprio uguali alle provocanti saldature tra i cieli di stagno e le brume infernali nei quadri di Schiele. Le veglie mattutine ai tavoli dei bar hanno un’insolenza diversa… Mostra articolo
Categoria: Antropologia
la morte è mancanza di immaginazione
La morte è attrito tra le scarpe e l’asfalto. La morte è nella fatica di aver cura delle persone amate. La morte è il gesto definitivo che compie un’azione che non si poteva rimandare. Ma: ci sono giorni che si muore di più di altri. Io muoio specialmente i giorni dove c’è lei. I giorni dove c’è lei… Mostra articolo
Categoria: Antropologia
mai più
Per pochi oboli nella agorà si può comprare una copia delle opere di Anassagora che sono una crepa nel muro di ottusità. “È se. È quando.” “Non ne posso più”. È un più che vuol dire mai più, e per sempre e d’ora in avanti. E l’impazienza di sapere sbuca dalle fessure…. Mostra articolo
Categoria: Asia
dicono
Dicono. Dicono. Dicono che t’ amo? Non ne parlano. Dicono di quelli che odiano. Non dicono di quelli come noi. Non parlano mai dell’amore che potrebbe essersi costituito. Non vedono. La cecità è di per sé un modo di… Mostra articolo
Categoria: Asia
virgole
foto ”Sometimes (I fill good)” (Polaroid) Mesopotamia. Il pavimento ha al centro un materasso e la pianta della baracca imita il quadrante d’un orologio. In quella ‘prigione’, disteso, fantastico la grande ruota verticale del lunapark sul lungomare adriatico. Sul mio soffitto invece le pale del ventilatore inaugurano la prima scena di Apocalypse Now. Perché… Mostra articolo
Categoria: Arte povera
correre
Corro sul perimetro delle logge alla velocità d’un arco al secondo. Dalle vetrine onde fuoco e ombra. La schiera dei commensali dell’Hotel Acapulco si esercita sui passanti con compunta perfidia. Nella corsa il pensiero si fa siderale ed evanescente diradando le maglie del contesto fin’ora troppo problematico(*). Gli aghi mi attraversano senza far male perché… Mostra articolo
Categoria: Fisica
non c’è divinità più gradita delle parole da regalarti
foto ”Notte Sulla Capitale” (Inchiostro) L’amai immediatamente mentre a bordo del ring incitava scarmigliata il suo beniamino e presi a battere la testa contro il muro per spaccarmi il sopracciglio e non essere da meno dei due feroci combattenti e mi presentai a lei pallido e insanguinato. Dopo – come ci si toglie una… Mostra articolo
Categoria: Antropologia
non cambierei niente di tutto questo
Le soluzioni che mi offrivo, una per ogni amore, erano legate ad una prospettiva che appariva tanto più ampia quanto più confuso il filo dell’orizzonte. È stata una smisurata attesa dove si vaga senza punti di irreversibilità e ogni sbaglio non conta perché può essere corretto e un amore non imprescindibile ne vale un altro. … Mostra articolo
Categoria: Architettura
l’erba dei canti
foto ”china su A4” (Polaroid) Ti amo deve essere pronunciato piatto: quasi da non sentirlo. Bisogna pronunciarlo avendo a mente l’inconsistenza del deserto, l’erba smeralda delle terre alte, gli ovali di nuvole trasparenti. E le regalìe, come vengono in sogno. Ti amo è neve, mercanzia, fiera di uguali, dimensione, destino. Ti… Mostra articolo
Categoria: Antropologia
le parole ‘sanno’
foto ”gli angeli” (Rivelazioni) Parlare è soffermarsi ad ogni parola. È dar voce a parole esitanti. Aiutarle a superare la loro costituzionale incertezza. Le parole non si risolvono docilmente ad azzardarsi. Vorrebbero sempre premettere: “L’attimo che son restato muto di fronte a te sono mille anni senza aver niente da dire.” … Mostra articolo
Categoria: Psicotropi
gramigna che muore
foto ”china su cartoncino” (Polaroid) Chi banalizza il potere implicito del tempo intempestivamente ama: sempre in ritardo sull’amore poiché non apprende i modi indispensabili a onorarlo. L’inazione di quei maligni maldestri si accanisce sui bolidi miracolosi che la fabbrica del sesso e del desiderio estrae dal suo ventre rombante. Sui piazzali cementati… Mostra articolo
Categoria: Antropologia
tu, io e il niente secondo me
foto ”sabato mattina” (Polaroid) La mente oggi non trova le cose che non sono più al loro posto e in verità oggi qua non ci sono più posti precisi dove mettere niente. Appena ieri con te presente la mente era un alveare e tutto aveva una sede e il niente non c’era. Oggi… Mostra articolo
Categoria: Linguaggio
deriva
foto ”Installazione” (Polaroid) Il sole alle undici arriva obliquo e il tavolo a terra fa un ovale tagliente. Si corre sul margine. Tra affanni e passioni. L’ombra è una mappa asimmetrica. È mare e deriva. Tu ed io ce ne stiamo qua seduti, sul molo di luce, coi piedi a sguazzare nell’amore. … Mostra articolo
Categoria: Arte povera
innamorati
Innamorati: le solite cose, ma insieme. Che è meglio.
Categoria: Antropologia
le scale
foto ”la finestra sul cratere” (Escursioni) Le scale, che io salga o scenda, ogni volta tu sei in cima e in fondo, sicché mi paiono costruite per sistemare la mia vita in relazione a te e lasciarla librarsi leggera tra cielo e terra come niente, quasi non fosse fatta di giorni. Quasi non… Mostra articolo
Categoria: Arte povera
il più
foto ”pencil” (istantanee) il più / s’è detto / non si sarebbe detto /
Categoria: Energie Alternative
case mobili
Sei stata casa e pranzo alla terrazza del grattacielo. Io la fame notturna della tua carne. I morsi sulle labbra, geloso, se parlavi nei sogni. “Parla a un altro!” Pensavo, sconvolto dallo strambo appetitio dell’odio d’amore. Fuori solamente scrivevo. Non altro. Fuggivo la città. La natura di cemento dei suoi abitanti. Ammassavo il… Mostra articolo
Categoria: Architettura
buoni propositi
Avrò contemporaneamente molti amori. Poiché dentro l’unico amore il dolore che arriva – (e di sicuro arriva come arriva il Natale) – è napalm nella foresta. Io allora avrò chi mi cinge i fianchi. E chi mi accarezza. E chi canta per me nenie insensate ogni momento. Tutti insieme tre amori come minimo. “Ecco la… Mostra articolo
Categoria: Intelligenza Artificiale
parlare nella stanza
foto ”utopia” (Istantanee d’Antichi Amori) L’intimità, ahimè, ha distanze irrisorie. Ogni gesto svela la propria intenzione manifesta. Il rapporto amoroso è un altoforno di cioccolato e veleno, di bene e male, dalle cui bocche i diabolici effetti sgorgano ben distinti e inafferrabili.. Una torma di giudici ritardatari e vocianti, un popolo esiliato di… Mostra articolo
Categoria: Arte povera
l’amante nella tundra
Scriverò poco. Che ti penso. Che faccio cose che non debbano impensierirti. Che dovresti confidare in me e non dubitare più. Che il mio cuore risiede nella mente e ti è fedele. Questo è quasi tutto. È già quasi troppo tardi e resta poca luce nell’aria intorno per dilungarmi e poi la matita è… Mostra articolo
Categoria: Amore
insieme
Che 12 è uguale a 12 vuol dire che 12-12 è uguale a zero. In questo senso l’uguale è un punto di commutazione nel quale si gioca il destino dell’identità e riconoscibilità di una misura. La matematica è molto odiata non perché sia difficile ma perché sa misurare la peculiarità delle singole differenze. In un… Mostra articolo
Categoria: Antropologia
la nascita di Dio
A Dio furono concesse da Dio buona costituzione, misurata figura, ma natura irritabile. E poiché alla Sua nascita il mondo chiassosamente volle festeggiare Lui disperse quel clamore nel silenzio come si versa l’acqua d’una borraccia nel deserto. In modo simile, con opposta intenzione, il mio amore si prodiga a farmi felice pieno di lei… Mostra articolo
Categoria: Psicotropi
conseguenze della disparità di genere
La donna intransigente “…aspetto un figlio.” L’uomo esitante non seppe subito cosa dire. Tutto quanto c’era diluviò. L’intransigenza della donna, da quel momento, masticò amaro, e lei non riuscì che ad inscenare una voce di cuoio che descriveva severa un baluardo incrinato dal quale l’acqua, avvelenata dal tradimento d’un esiziale ritardo, si… Mostra articolo
Categoria: Ricerca
il garbo elusivo e patetico dei numeri immaginari
L’eternità è inestesa. Usura le cose che assumono l’inerte trasparenza di nuvole polari. Così smettemmo di contare i giorni. “Con una modica cifra di passi possiamo comprarci la città. Con mille lire d’un biglietto di volo la nazione intera. Coi risparmi d’un anno la trasvolata oceanica. E con gli ultimi tre anni di lacrime… Mostra articolo
Categoria: Intelligenza Artificiale
quello che torna ancora
Il paese sulla costa era d’un bianco chiassoso. Il mare blu ci entrò in casa in onde piane. Lo accogliemmo nel letto come un figlio. Ricordo che ti dissi questo è amore. E tu rispondesti dormi, pensi troppo. L’onda si ritirò il mattino dopo. Io penso sempre troppo. Come allora. Tu in genere già dormi. … Mostra articolo
Categoria: Arte povera
bastardi senza gloria
Il discorso generico sulla vita gli parve polvere dal muro. Quel tu pronunciato con trepidazione inattesa gli bastava. Nessuna gloriosa intenzione più. La macchina correva sullo smalto di asfalto nero tra i campi tutto il tempo che a lei era necessario per imparare come si tagliano, meglio che si può, pietre e metalli. Per quanto adesso… Mostra articolo
Categoria: Estremo Oriente













