stralunato

La marea sensoriale che viene dalla materia di un corpo abbracciato nel rapporto sessuale è in grado di generare utopia.

L’utopia è condannabile nelle scienze e nello svolgimento ordinato dei giorni perché genera perdita di obiettività illusioni deviazioni ritardi dubbi per via dell’affermarsi asimmetrico del soggetto.

Si è creata per questo fenomeno del dilagare massivo della materia nei pensieri la parola amore. Ma temo per aggiungervi delicate conformità e convenienze in assenza di una reale conoscenza e con l’intenzione di impedire ulteriori ricerche.

Nella attuale disposizione a concludere gli articoli di passione definisco amore l’agire l’utopia della meraviglia nella pratica dei giorni come fossero quadri e pagine di corrispondenze. 

Eccomi al sole come ad un modo che rimane aperto alla ricerca. Ragazzino di pochi anni lasciato dalla madre alla custodia ottusa ma rassicurante della poltroncina del bar d’angolo. Inauguravo già argomenti inquieti. 

Ma oggi quella condizione materiale è pensiero che appena sveglio si addormenta e protegge la mia ferrea determinazione alla scrittura da intraprendere ulteriori iniziative.

Il buongiorno è stralunato perché la coscienza precipita nella materia di tutto quanto nell’essere umano non è massa cerebrale.

Lunare è quello che allora viene alla mia mente. Traccia di tutti gli abbracci e gli abbandoni che disegnano sul palcoscenico estatico degli occhi, rimasti abbastanza a lungo spalancati, ulteriori abbracci di lei suadente e imprevedibile.

Forse parlerò meno. Ancor meno scriverò. In attesa di una mano che prenda la mia mano e mi adotti ai propri raconti.

Per oggi mi faccio cullare dalla baldoria del silenzio delle taverne dei pirati. Esposto più di sempre. Ma riposato. Tutto nuovo.