riproposizione
Non so dove vadano a cercare la felicità. Gli altri, intendo. Non so se la cercano attivamente. La cercano tutti, mi domando, oppure alcuni soltanto.
Oh, per quel che mi riguarda, io sono esagerato e mi pare di non averne mai abbastanza, di felicità. Cioè mai per il tempo sufficiente che, ad essere onesti, sarebbe per sempre. Ecco.
Ma questo non è un discorso ironico. È una ossessione. Come ci si può rassegnare ad un diniego della vita a proposito della felicità, io mi chiedo.
Penso alle piccole cose che continuamente succedono che fanno le giornate. Piccole cose in continuo accadere. Incarnazioni fugaci di noi nei momenti che dura ogni fatto da niente. I fugaci invisibili segni di noi dentro noi.
Esistere è una cosa grandiosa dispersa in milioni di grani di sale di baci e carezze e speranze e ritorni.
Le ore e i minuti sono la natura temporale di singoli pensieri. Ho questo esercito obbediente che si muove sempre. La vita è vissuta da un cervello in marcia.
I pensieri sono soldatini di piombo in uniformi colorate dagli alterni sorrisi dell’amore su di noi.
Io sono la mia solitaria ricerca. Io la mia solitudine. Ogni istante il tamburino scandisce il ritmo marziale e buffo di un sogno infantile. E pronuncia sempre la stessa domanda. Dove sei?
Categoria: Parole