recidiva renitenza

8 Settembre 2018 Lascia il tuo commento

Chiamo artificiale un’intelligenza da venire. Più umana dell’intelligenza umana. 

Un’intelligenza che potrà svelare quali artifici ci rendono meno umani cioè meno intelligenti. 

Sta tutto qui quanto ho compreso del pensiero e del suo destino. 

In questa proposizione sta quello di cui fui certo all’inizio. 

Non sapevo dirlo. Siamo stati il tempo ed io a riuscirci. 

La certezza primordiale dell’oggetto può dare origine all’azione. 

Almeno così è nella ricerca di base, che apre una porta sul non finito. 

La speranza in questi casi non è un movente. Resta un concetto ambiguo. 

Nelle indagini sui processi primi si va verso le aurore. Di buon animo. 

C’è l’inizio in gioco. Certezze solamente plausibili. 

Le cose trovate illustrano un percorso non illegale ma certo extra giurisdizionale.

Per questo si accetta di restare per quanto è necessario esposti a critiche. 

Non è un artificio che uno diventi espressione non altro che della propria recidiva renitenza.  

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