punteggiatura

Caro amore/

all’impronta/

mentre ho ascoltato i primi quattro minuti della tua riflessione/

Mi pare/

che tu tenga troppo nettamente separato/

il dato ‘amoroso’ delle relazioni/

includendolo nelle varie forme di ‘amichevolezza’ più o meno intime/

dal dato ‘sessuale’/

Che/

semplificando eccessivamente/

“restava represso”/

concludi/

Un po’ è vero/

Ma la repressione non è tutto/

anzi è un concetto ‘diversivo’/

perché io sono certo che c’era un ‘piacere’ ‘sessuale’ negli approcci e nelle confidenze/

un bruciare dei corpi che si facevano un po’ più vicini/

nella cautela di gesti insopprimibili di intimità/

che rispondono agli ingranaggi cerebrali di precisione/

e attuano voleri impercettibili/

chiamati agire naturale/

Che fossero maschi o femmine/

ti lasciavi molto da vicino sfiorare/

e abbracciare lievemente/

come tra nuvole in cielo/

cosi che sono certo che avrei potuto cogliere un lento svolgersi caotico/

di avvicinarsi/

ascoltare/

consigliare/

spargersi addosso un gel di rinfrescanti gelosie/

eseguire i teporosi massaggi dei controlli a tappeto/

attraverso le molte insignificanti domande/

su quanto appena ieri accaduto/

Sappiamo tutti delle indagini su fantastiche ipotesi d’amore/

Conosciamo lo spionaggio di quartiere/

alla coperta dei misteri delle nostre prossimità/

gli sguardi che bucano l’incerata delle abitidini/

il gusto di farsi un’idea della vita occulta di certi appetibili altri buttando l’occhio oltre le persiane/

per il piacere di vedere in una singola confidenza la vita intera di mille altri corpi/

addirittura l’intera scenografia che regola i movimenti automatici dei cortigiani nella reggia universale/

Il passaggio dall’intimità di questo genere all’altra, quella sessuale, non essendo mai avvenuto, ti impedisce ancora di vivere una intimità fisica che abbia anche un valore amoroso. Senza di che le fantasie sono sfacciatamente erotiche e ahimè inesorabilmente condannate dalla tua inanimata anima gemella raffreddata e contusa. Così ti senti certa che siete due.

Ma sei tu che non sai trasformare la confidenza dei pensieri amorevoli nella relazione tra corpi un po’sempre scontrosi nel cercarsi.

Forse vuoi l’impossibile: che il sesso non tocchi l’intimità psichica che si stabilisce con l’altro e consente il racconto dei corpi.