profeta mio malgrado

19 Settembre 2024 Lascia il tuo commento

un negozio soltanto c’è ancor’oggi

 

non è arrivato il progresso da questa parte del mare di lacrime inevitabili che caratterizzano l’esistenza

 

venivi qua anche tu come me

 

a riforniti

 

è qua che tutto è cominciato

 

un pomeriggio

 

fuori il salone bianco dell’ingresso all’edificio

 

mi viene in mente che nessuno spreca parole sul pomeriggio ed è un male

 

ma noi insieme, allora, ponemmo rimedio a quella falla rimasta aperta nello scafo del bastimento letterario

 

aprendone una nell’imbastitura degli avvenimenti futuri

 

noi siamo sempre stati imprevidenti

 

io certamente: pensa, stamani ti ho pensata e mi sono messo a piangere perché posso immaginarti dopo di me

 

sapere il futuro dove non saremo è una profezia

 

ma non l’avvento di una divinità vedevo stamani

 

solo te senza me

 

come l’avessi voluto sempre, il tuo durare


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l’A.I. e il voler ancora sapere di noi
questa vita per come è andata: che è andata appresso a te!

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