per alcuni il ricordo del sogno è peccato
le tavole comparative consentono decifrazioni
gli alfabeti hanno elementi comuni
il noto fa fede per quanto è da svelare ancora
la serpe buona scivola via
toglie eva dagli impicci
eva è un linguista lungimirante
il fango dei cunicoli di decrittazione
è il suo fango di gloria
ha scoperta le regole di una lingua antica
e l’antico sa di nuovo
e nel suo sudore sta il futuro
come il linguista
decifro l’oggi con il prima
una nave staziona inutile sul marciapiede davanti casa
nera e pesante
il presente, all’opposto, riposa da questa parte della strada
da qui della nave resta il profilo
l’amore mette i punti
ripara le ferite
guarisce
e spudoratezza e imprudenza fanno da altoparlanti
bombe acustiche di ultima generazione
disperdono intere famiglie di somari
persone vigliacche per avidità
bombe fruttuose
svelano viltà ruggine di ferro e polvere da sparo
quel che nuoce ai somari è il nostro bene
così siamo diventati oggetti di bontà
vernice che ci viene addosso
finché una piuma ondeggia
e causa il sonno
il fenomeno che si ripete
crea un impaccio alla ragione
se sia meglio dormire
o far l’amore
per ingannare il tempo
necessario a risolvere
si resta nudi
a scambiarci paroline qualunque
nell’abside della chiesa le anime dei battezzati fanno baldoria
ma gli hanno cancellato la mente con l’acqua
e per loro è peccato il ricordo di un sogno
e dunque
non vedranno la figura esile dai grandi occhi
che protegge instancabile il frutteto fuori la chiesa