l’allegra consapevolezza di ‘noi’

13 Giugno 2019 Lascia il tuo commento

Ad un certo punto compresi che era amore per noi ogni tua piccola rinuncia a godere degli altri che il tuo fascino attraeva.

E vennero due lacrime sorelle a pochi istanti di distanza: commozione e tenerezza.

Verso me stesso. Offuscato di fronte alla luminosa verità dell’amore di donna così adulto da non porsi ambizioni al di fuori di una quieta potente disponibilità.

Un maschio non è mai disponibile. È dispotico. Nel mio dispotismo, nella mia indisponibilità a fidarmi d’essere amato avevo trascorso la vita.

Essere amati, ora capisco, implica di non voler sapere tutto. Stare, come una donna geniale disse tanti anni fa, dalla parte sinistra dell’universo.

Quella conoscere. Alla compagna lasciare l’amministrazione del resto.

Poi nel tempo si scopre che non si vorrebbe neanche dormire per prolungare la allegra coscienza di noi. Che la coscienza, a suo modo, è ricchezza e valore. 


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