infinito remoto

25 Maggio 2019 1 Commento

L’ultima cosa sono stati improbabili acquisti e colorare di giallo cromo le pareti. Retrocedendo c’è una rosa gialla al centro della stanza. 

Prima la correzione di un errore e i tuoi dubbi su di me che galleggio nella calma illusoria di una pretesa infallibilità.

Ancora prima erano notti senza sapere e giorni navigati a vista tra saluti esitanti e nessuna promessa.

La stella del mattino alla fine delle traversate scandiva la successione retrograda dei risvegli.

Prima e prima di prima il brusio degli accenni è tutto l’impossibile sperato possibile del mondo. La storia sono eventi a ritroso a partire da ora.

Oggi è il centro degli avvenimenti. Noi siamo il primo sogno  Il risveglio di stamani la creazione  

Tu sei l’infinito remoto.

Io quello che rifarebbe tutto com’è stato.


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quanto è in atto
il tempo che si chiude alle nostre spalle

1 commento

  • Cristiana Palombi says:

    Avere sempre e per quanto ci sia possibile, il coraggio e la giusta consapevolezza di noi stessi per saper ascoltare il “brusio degli accenni”. Da lì ogni volta possiamo scrivere nuovi capitoli delle nostre vite.

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