i poteri predittivi dell’immagine
Se voglio disegnare le nuvole ho bisogno di montagne aguzze o di alti alberi slanciati o di figure umane (a loro volta sottili come alberi flessuosi e acuminate come cordigliere dentate). Nel nasconderne ampie superfici dietro sostanza d’arie umide avrò le nuvole cercate. Le nuvole danno una qualità poetica alla composizione. Secondo l’assioma che la figura è una cosa di una bellezza evidente e finita e l’immagine è quello che ne svela i poteri predittivi. L’immaginazione è una lente che porta la realtà al progetto. Voglio dire: c’è una dolcezza esasperante nelle tue assenze, come la memoria quando resta unica testimone di ogni cosa. Dopo che niente ho più necessità di ricordare. Sono nuvole di silenzio che pienano le mie ore lontano da tutti.