di terra e di mare

1 Dicembre 2018 Lascia il tuo commento

L’artista di acquarelli appoggia le setole sul foglio. Lascia che aria e luce agiscono sull’acqua e la carta fissando il colore nei toni di sbiadimento che ha equilibri cromatici precari.

Ma il processo si ferma dopo una misurata espansione. Il pigmento scolora verso la periferia. Il disegno è un orologio ad acqua. Il timbro di diffusione è tempo che corre e poi muore.

Le macchie sono l’avanzata dei secondi che si arrestano sul bianco. Il bianco è il colore del tempo com’era prima della creazione del maestro la cui azione ha cambiato tutto. 

Poiché niente sarà più uguale si vede come l’artista, generalmente, agisca sul tempo più che sulle cose. Ricordo i pescatori per intere mattinate a ricucire le reti strappate dai pesci grandi. 

Chini e attenti mettevano a fuoco i punti cruciali dai quali la ricreazione della geometria della rete si diffondeva ai margini dello strappo. 

Il filo nuovo era di colore più chiaro dell’antico. La cucitura si spandeva dal centro della lesione come una medicina. 

Come la macchia di un acquerello sul foglio bianco la rete rideva: promessa e minaccia per abitanti di terra e di mare. 


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amore-‘infinito’
scomposte frange....

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