Crisi di rapporto

14 Gennaio 2012 Lascia il tuo commento

 

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Noto una trasformazione dell’attenzione attorno agli articoli. gli affetti emergono sono corpi gioiosi delle ballerine di can-can. forse le pagine scritte vengono lette con meno animosità. so per certo che c’é stata una crisi nel rapporto delle persone con gli articoli. ora si ha questo ripensamento

la rockstar è nel lettore mp3 che sfrutta la tecnologia di compressione del file musicale per ascolti di scarsa qualità sonora. a pensare è sufficiente lo stimolo di una evocazione. è nella mente che si ricrea la bellezza del suono quando alla percezione acustica si aggiunge la attività cerebrale di generazione degli affetti.

lei ha scritto “Contrappunto complicato” . cado nella pozza azzurra della fotografia di una regata di altura. è una pozza di mare unica al mondo. regalata al mio cuore con tutto il suo cuore. è certa di farmi quasi male con quel timbro di azzurro. ma non ha potuto impedirselo. tanto ho io tutta la ‘colpa‘ delle sue azioni.

avevo scritto di ‘amori impossibili‘. ora si fa strada una specie di dinamica di transfert con le parole di un blog che deve dire di pensiero fisica realtà e materia e di aspetti di vita umana. la capacità di intendere quello che nasce -quel qualcosa che prima non c’era mai stato- attiva la coscienza. nella coscienza è l’attività responsabile. il voler scrivere  una risposta.

questo, precisamente: il corpo di lei ha reagito alle due parole lette nella mente poi penetrate attraverso la pelle. il suo senso estetico e la sua sensibilità di assoluta esattezza hanno visto il rapporto strepitoso che aveva unito le parole. c’è la sessualità nelle parole di adesso. negli articoli, che avevano provocato la crisi, la donna ‘in questione‘ trova ora il sesso che non chiede nulla.

mi lascio cadere tra le barche scatenate a contendersi le linee d’onda e i campi marini più vantaggiosi. sono capace di sentire ruggire d’amore i contendenti. vivo attraverso il regalo ‘impossibile’ di una pozza di mare unica al mondo lo sconcerto che si rifiuta di cedere alla morte dell’impotenza. penso con la stretta al ventre che guida l’ardore dei contendenti nelle onde ‘ha percepito una rinascita dell’azione del pensiero’.

e voglio essere alla fine di quanto mi toccherà dire esattamente giorno per giorno. voglio ma so bene che è impossibile perché la fine so che non c’è. allora voglio essere all’appuntamento. gli occhi fissi sulle mani attorno alla tazza del caffè nero e nella mente la certezza. lo stimolo al pensiero per un uomo è sempre il volto di una donna. con quella l’alterità assoluta e irriducibile.

un uomo per guarire deve ascoltare. poi non ascoltare. consumare ‘quello‘ scialo di grazia.

 


L’uso quotidiano di noi
Un amore impossibile

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