chiacchiere durante una passeggiata
L’amore, così detto, è di assoluta serietà. Non proprio un oggetto di pensiero. Non un argomento di discussione. Una condizione. Ne siamo sentieri. Foreste traversate. Ne siamo fronde. Stormire di una chioma.
Né, sia chiaro, si sa chi scateni il vento. Le peregrinazioni di mille ignoti hanno solcato l’erba. Foglie verdi sui rami secchi provochiamo domande. Non so. Non so! (spazientiti… perché davvero che si può aggiungere ad una perdurante ignoranza?)
Non si vede dunque il paradosso? Che tutto quello che conta non ha evoluzione. Ed è un bene che l’amore ne sia una varietà poiché quello che evolve alla fine ci annoia. Perché si risolverà. Prima o dopo.
Non invece si scioglie l’amore: una vera e propria macchina in costruzione. Una eterna manifattura tra progetto e inaugurazione di cui libri sacri e sassi incisi discutono accorati: non fosse altro che a causa del continuo passare di mano in mano. Tu, io, tu, io… domani, ricorda, sempre. Ancora. Vieni.