attitudini

(tutti diritti riservati ad Anna Leen)
Io che vado attraverso la chiome della pianta che sono. Generata nella torba. Composta di aria e fango.
Una tromba di fiato. Elfi a onde. L’idea che il pensiero è dichiaraione universale. Figlio delle terre alte.
L’oggi è una geografia. Le terre ospitano agricoltura di incroci genetici.
I pali luminosi tengono ferma l’elettrochimica dell’iniziativa. Chi si oppone all’inerzia, altrimenti?
Gli esseri umani hanno voluto chiamarsi ‘iniziativa’ …. ‘moto’ … ‘tendenza’.
Nei millenni ultimi, per garantire spazio all’inutilità, il nome della specie è stato ‘accarezzare’.
Da non molto la specie è ‘tempo’. Per non lasciare al nulla il corpo immobile nel sonno.
Il risveglio è una transizione ancora temibile. La specie non vi ha posto mai rimedio.
Abbiamo costruito città case e stanze per darci pace di quell’insuccesso.
L’architettura civile protegge i risvegli definitivamente e irreversibilmente precari in ognuno.
Abbiamo trionfato, per nostra consolazione, in campo semantico.
Si è scoperto che il nome vero dell’amore è ‘attitudine’…