un certo grado di dannazione

23 Aprile 2019 Lascia il tuo commento

Le più grandi domande derivano da problemi quotidiani.

I conflitti privati strutturano quesiti sulla natura dell’uomo.

La scienza sull’inconscio non sa dire il futuro.

Perché l’inconscio, in un mondo prevedibile, non c’è.

Il futuro nutre l’inconscio con acute inquietudini e fragili cosmogonie.

La fine è piana, non-problematica.

Noi viviamo continuamente soltanto l’attimo che la precede.

Tutta la vita è l’istante in cui si è disposti ad altro.

La disponibilità alle ipotesi misura il nostro potenziale di libertà: e un certo grado di ‘dannazione’. 


coesistenza, differenza, attrazione
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