in una parola

16 Ottobre 2018 Lascia il tuo commento

Non è essenziale questa ed ogni altra solitudine.

È essenziale come si è generata una linea dalla fulminea separazione dal resto.  

La solitudine è apparente perché consente ulteriori scritture a proposito di quello che noi saremo.

In questa de-volgarizzazione, restituito alla lingua madre, apparire solo è rinnovata umanità. 

Nello stesso modo spingersi all’origine non è regressivo. E un principio non è più vero se latente. 

L’idealismo invece svela il suo essere un po’ troppo romantico. 

Evidenza uno: l’io è la nuova funzione della biologia corticale alla stimolazione della luce sulla retina. 

Evidenza due: la vita psichica è una melodia introdotta da una anàcrusi. Essa comincia con una spinta all’indietro. 

Conseguenze generali: bisogna studiare molto, aprire, in una parola, il cartoccio profumato della merenda. 


Tag:

Categoria:

quanto hai (da darmi)
lo stipite della porta d’ingresso

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.