questioni aperte

14 Maggio 2019 1 Commento

Ma all’impossibile come arrivare, appunto, se non attraverso l’impossibile?” (“Gli imperdonabili” Cristina Campo- Adelphi- 2016)pag 33

L’imperscrutabile bene che si è generato tra noi due è il figlio amorevole che ci consola della paura.

L’impossibile, ottenuto oltre il divieto minaccioso della parola che lo nomina, ci ripaga.

Essere oggetto di un amore non significa esserne la causa. L’impossibile si compie in chiarità.

Al sole le cose splendono e non è il sole ma la loro natura fisica a colorarle.

Un amore impossibile è già dato quando lo si addita. Farci i conti è questione di vita non di morale.


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una esistenza non casualmente aleatoria
mari e magìe contro i nuovi mali

1 commento

  • Franca says:

    La ricerca della ‘verità’ il mio leitmotiv. Verità come soggettiva personalissima condizione di base. Ma verità anche spicciola, degli altri; considerazione del sè altrui e poi ricerca di quel minimo comun denominatore sostanza della logica matematica applicata alla vita e al quotidie che tuttavia non consente nessun risultato contabile.
    Lo sguardo appare cinico mai freddo quindi, cuore negli occhi @appropriazione indebita. Stirpe di serpe che richiama Kundalini che quiescente cresce in tutti gli esseri per srotolarsi via da qualche parte. Ecco la mia si dispiega tonda e per questo consapevole.
    Può un angolo di prospettiva -di cielo- essere rotondo?

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