possibili avveramenti

11 Maggio 2023 Lascia il tuo commento

Parto da lontano. Da dopo. Là dove le cose dette chiaramente, realizzata la loro plausibilità, sono divenute attualità di quel mondo.

 

Da laggiù – o lassù, fa lo stesso, perché non c’è davvero ‘sopra’ e ‘sotto’ nell’universo dei possibili avveramenti – si vede bene che rimaneva, in questo oggi passato, ben poco da aggiungere.

 

Può capirlo chi sa che ciò che è stato precisamente espresso non si può – nel senso che non si deve – ripeterlo: né esattamente com’è stato detto, né con discorsi approssimativi o alternative espressioni.

 

Ogni ripetizione non necessaria è dunque tornare indietro attraverso una implicita negazione dei ‘fatti’.


È (innegabilmente) un ‘fatto’ di ‘realtà’ psichica, per dire, l’esatta espressione del sé attuale prospiciente l’ampia marina.

 

Per evitare ‘ricadute’ si dev’esser premurosi con la verità e parlare senza smentire il pensiero da cui siamo sospinti.

 

La nostra affidabilità potrà essere certificata esclusivamente da una speciale grazia espressiva.

 

Saremo interlocutori di valore una volta entrati in possesso di abilità linguistiche amorevolmente predisposte tali che possiamo fare un uso intelligente del ‘dono’ (eventuale) della parola.

 

Potremo mai diventare persone che parlano da lontano con la calma di chi ha frequentato i luoghi cui il discorso tende?

 

Chissà.

 

Oggi mi esercitavo con te nella esperienza massimamente difficile di pronunciare onestamente “ti amo”.

 

Perché tu intendessi, in due parole, che tutto è gia avvenuto e che sono diventato improvvisamente vecchio per amore.

 

Candido in un ‘di già’.


universi
una modesta differenza di potenziale

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