parliamo di rinoceronti
Parliamo di rinoceronti, ti va?
Della loro ridicola massa grigio-azzurro in movimento nel verde-rame luccicante della foresta. Perché i miei “ti amo” ripetuti hanno oramai fatto di me un rinoceronte. Con l’ingombro di questo corno d’avorio (inestimabile sul mercato dei bracconieri e pericoloso per la mia vita) sono il portatore involontario d’una dismisura fatale.
Appesantito da un candore senza vantaggi procedo tuttavia inarrestabile. Scrivo articoli dopo articoli, sono sulle tue tracce ma non conosco la natura della decisione. Dell’amore so soltanto le conseguenze. Il rinoceronte gioisce in pozze di fango. L’acqua e le argille costituiscono la sua elettiva medicina minerale. A tempo perso si gratta via i parassiti alla corteccia di piante millenarie.
Parliamo dunque di rinoceronti, delle mie stranezze da un po’ di tempo in qua. L’effetto che ti fa. Se acquieta i tuoi giorni. Quale è il mio compito nella foresta fuori città.
Parlare di rinoceronti con te potrebbe farmi bene. Capisci? Vuoi….?
1 commento
Una cascata d’acqua. Voce argentina. Il rinoceronte. Stormiscono le foglie. Quiete.