note al testo
La libertà? Non si sa niente in proposito.
Certamente non è, come dicono, un accordo nelle relazioni. Non vive in aria. Non ha sostanza di vento.
“Libertà!…” pronunci: ed eccotela seminuda e sguaiata: una vita vissuta nella carne. Si vede lontano un miglio.
Una creatura importuna: niente affatto misteriosa e sfuggente come piace di raccontare in società.
Ma non si vede chiaro, nell’esagerazione delle sue forme e manifestazioni, l’attitudine ad ogni pretesa, la provocazione, la sfida?
Eehhh caro mio lei si sveglia eccitata… da che? Boh, bizzarra com’è non si è ancora concluso il catalogo dei suoi generatori.
Ma a proclamarsi è brava. A spingere avanti la propria buia preponderanza ci è nata.
Deve essere ben sistemata nella sostanza d’uomo. Cosi simile alla carne e al sangue probabilmente vive dentro di noi. Più che tra di noi.
Siamo libertà? Questa sarebbe proprio bella! Se è così saremmo stupidi più che prepotenti a pretendere che ci sia accordata. Ma se è nostra? Se è in noi?
Cercarla fuori non varrebbe a nulla. Farle strada semmai. Proporsi respiri di aria buona. E tutti invece a chiedere “libertà… libertà… libertà…”
Oh! Fino ad oggi ci siamo illusi che per amore ce la saremmo accordata. Ma l’amore ha stretto certi patti. E lei c’è andata di mezzo. Cioè non ci è voluta andare di mezzo: s’è perduta.
Basta con le tragedie. Intanto chiudo le porte del teatro. Spengo le torce. Dormiremo digiuni. Senza consolazioni. Resistenza del sonno nel buio.
Vorrei saper dire. Ma lei mi consiglia di tacere. “Tienimi racchiusa in te. Abbi pazienza. Non è il tempo.”
Questo amore per la libertà somiglia tanto all’amore solido e furente per una donna…
Ma è tardi per la filosofia delle somiglianze, per le epigrafi incise sulla mia fronte che solo altri amori furenti potrebbero rivelarmi …
Ora è tempo di scorrere la mano sulla spalla sulla cicatrice del vaccino contro le infezioni mortali che ancora prude dopo tanti anni…. Sognare la sua mano nei capelli….*
(*)nota al testo: il testo non ha una fine ….