non di confusione
Messaggero. Àugure. Figura ritta in sella. Stilografica verticale. Caduta del tuffatore.
Il senza peso degli esperimenti mentali dei fisici alla ricerca della forma di una relatività generale, è, stamani, sorte d’amore.
Abbracciati fino in fondo non si ha la sensazione di precipitare: che vuol dire che si ha la certezza di non precipitare. Per cui si può dire che: la felicità di legame ha valore di conoscenza.
Gli accordi sulla realtà delle cose ne determinano la plausibilità. La realtà dei fiori del giardino, per esempio, non si avvale primariamente della loro costituzione di petali vellutati e profumati.
È realtà di esistenza dei fiori uguale alla realtà dell’esistenza di un cielo celeste vernice accesa sulla casa con le nuvolette bianche.
Nuvolette che sono realtà di pensiero perché la coscienza si rivolge all’allegria di esserti vicino alla finestra e istantaneamente l’emozione del tutto inalterata delle favole di settanta anni fa, mi porta il bianco delle nuvole come cardini vellutati delle porte uniche del cielo.
E c’erano le nuvole e come se c’erano! E veleggiavano sopra noi ieri. E sono rimaste sulla pagina per celebrare gli occhi spalancati su tutti questi anni che siete ‘voi’.
Così dovrò cercare, fino alla fine, il mistero del nodo che lega le parole alle cose che sono materia e alle cose che sono solo pensiero.
E fino alla fine della mia capacità di amare voglio scoprire come avvenga che altre parole sciolgono i nodi che legavano alle cose le parole precedenti.
Mi è indispensabile per tentare di guarire ogni volta che dovesse capitare che l’amore diventi odio e rabbia.
È una necessità di uomo e di amante. Non di confusione voglio morire. Non di confusione tra amore e morte. Che dicono siano così vicini.
Ma è che usano le stesse sintassi per legare e sciogliere. E invece sono differenti….
Categoria: Antropologia