le sconosciute radici del volere
In UTOPIA il disegno è stata la scusa di un ombra. Un masso radiante sull’acqua.
Utopia neanche nostalgia. Solo facilità dell’impossibile.
U-TOPIA è un non-luogo. Non un luogo inesistente. È una realtà pensata. Non percepita fuori di noi.
Prima un’idea concepita dal pensiero poi percepita le si è infine trovato un nome come a tutto ciò che nasce.
Pensare una cosa, percepire la cosa pensata. Disegnare. Dopo millenni verbalizzare la percezione e parlare.
La scrittura è l’ultimo tratto corrispondente alla vicenda interiore della percezione di un’idea.
Il disegno la verbalizzazione e la scrittura di quanto non è nel mondo: utopie: dare alla luce cose mai esistite.
Un ragazzo tra mare e cielo spinto avanti dall’impressione delle proprie tracce sulla sabbia.
Utopia tenersi esclusivamente sulla propria umbratile volontà.