le fessure di cui ci si avvale, tutti, per respirare

21 Maggio 2019 Lascia il tuo commento

Lo si voglia o meno è tutto ricerca il linguaggio.

Un grande interprete vive la sua parte e ride e piange e non finge.

Poi. Poi la conclusione del discorso è un palcoscenico di fiori e foglietti di plauso

“..bravo! fantastico..!!! ”

e ancora

“Un portento… un genio… commovente!”

È tutto vero. È tutto amore.

Che conta se è in atto? Di fatto è la macchina possente e delicata del pensiero delle persone che si muove e disloca le quinte pesanti una vita intera come fossero ali.

O pagine. Che io poi leggo. Che racconto. Ma non è storia. È sintassi.

Quando è storia si vive e si muore. Qui ti ho offerto di vivere e morire sulla scena.

Non c’è altro, amore. Forse neanche nessuno si riconosce specialmente nei singoli passaggi del testo.

È tutto qui. Metto per scritto quei passaggi che lasciano intravedere la vita come è.

Du certo è da quelle persiane, attraverso quelle fessure tra vero e verosimile, che respiro.


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controluce
la fortuna e una possibile ulteriore circostanza

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