la Parigi-Dakar
La pista che traversa il deserto si eleva sulle grandi dune della Parigi-Dakar.
La carovana ordinata dei nomadi si scompone sotto la tempesta di sabbia di affetti senza parole.
Quando alla fine lei disse non preoccuparti per me io non ho bisogno di niente lui prese tutta l’aria della stanza in un respiro.
Ma l’aria non servì a niente.
E la separazione dette inizio a un dolore che lui pensò non sarebbe finito mai più.
Quando lei lo sfiorava era fatta di vento. E lui entrava in lei risalendo quell’aria. Fino a che riposava nella mente di lei.
La separazione aveva scompaginato l’ordinamento procedurale di quell’amore.
E mentre una tempesta di sabbia sulla Parigi-Dakar disperdeva la carovana dei nomadi – in quel preciso momento in un luogo lontano da là – era iniziata per lui una condizione di esilio.
È vero per tutti e in ogni tempo che chi ha perduto il soffio d’un amore distratto è in esilio sulla terra.
Noi esistiamo nel soffio di vento del pensiero degli altri. L’universo fisico ci serve solo per abitare.