il pensiero non è aria e non è anima
Quello è un libro documentato sul pensiero che pensa se stesso.
Questo che scrive sono io.
Quello è il volume di cieli e d’aria bassa fumante di polvere umida per la pioggia torrenziale sopra i campi.
Questo accoccolato sui talloni contro il muro di pietre ancora io, mentre assai ti penso sotto questa pioggia.
Io te guardo -lontana invisibile- che vivi in me accesa nell’appartamento modestamente arredato dei miei pensieri. Io sono te che a traverso gli occhi miei -finestre a mezzogiorno- guardi.
Il mondo viene cambiato, dal -tuo e mio- immaginare, in un mondo differente da questo.
Nel mondo risultante la voce umana si rarefà e si asciuga. Prende molecole dall’aria per conferire alle parole una natura il più possibile leggera.
Ma il pensiero aria non è. Anima non è. È disegno tratto e suono. È il nostro movimento.
Questi -tu ed io- siamo, in un giorno di pioggia, affreschi sulla parete di case povere. Il pensiero è intonaco colorato.
Cercami tra le cianfrusaglie. Gli stracci di cotone. Nei vasi di colore avanzato alla pittura. Nel riposo silenzioso che segue la fatica.