il cieco e le indicazioni di un vecchio manuale
Le guance di un uomo se scavate rivelano maturità. I lineamenti tondeggianti sono segno di ritardo o blocco. Così il manuale dei segni trovato tra le rovine della biblioteca.
È la traccia di una civiltà sotto edifici caduti. Solo pietre e una indicazione sono arrivati fin qui come al risveglio la carne e la polvere di un sogno.
Il sogno è pensiero sviluppato sotto la pressione della biologia del sonno.
La ricerca dice che l’annullamento è causato dalla caduta di una resistenza. Allora immagino che deve essersi determinata una malattia della funzione dei confini.
Forse devo studiare il sogno non più come una metafora di narrazione ma come indice dello stato di salute di una proposizione essenziale e segno di una coscienza perdurante.
Un sogno, qualunque sogno, non fa che disegnare i tratti di una fisionomia interiore. Quello devo tenere a mente. Devo dimenticare il conformismo interpretativo.
Un sogno non appartiene a nessuno schema culturale.
Le antiche carte dicono di indagare i lineamenti scavati.
Cerco i tratti dove il tempo ha inciso di più. Carezzo il tronco dell’olivo nel giardino. Adopero solo le mani.
Resto cieco. Composto. Immobile. Seduto. Capisco di essere ricco solamente del tempo che non ho sprecato.