domanda di grazia
Al mercato nero la certezza di essere amati va a ruba.
“Chiamami!”
“Mi pensavi?”
Prezzi folli.
Io giro pacifico col mio ultimo completo. Che completo? L’insonnia. Ricchezza, ti dico.
“È. Una. Ricchezza.”
Frasi rapide. Comunicazioni essenziali. Per scrivere, prima, prendevo tempo. La ricerca, dicevo. Ma non avevo il mio completo.
La camicia ampia di lino nero. Il mio nuovo vestito di caffè forte. Ogni mattina l’improvvisa luce di te. Te che ti accendi presto.
L’insonnia è l’abitudine nuova. La certezza d’essere amati è bella e ruvida. Lino ‘crudo’ ha suggerito la ragazza del negozio.
Crudo mi piace. Non si dorme gran che però è quello che è. Definizioni che trovo e che la ricerca non forniva. È che si è spostata fuori.
Tra le coltri del letto e i marciapiedi. La scrittura al bar. Amori da tavolino. Bohème aurorale. Risvegli in lino crudo.
Occhi semichiusi sempre. Vieni tu a osservare nella striscia d’occhio che le palpebre lasciano furoreggiare.
Questa linea trasversale che fornisce una visione tagliente delle cose. Il rasoio taglia l’occhio. Un cane andaluso*. La ricerca è ricordo.
Il lino crudo è appartenenza.
Tu sempre subito materia di discorso. Involontariamente sempre. Scelgo te senza pensarci.
Così ho scelto ‘materia’. Materia non è per caso. Trovare una parola che ti riguarda è amore. Ogni volta. Senza volere. Un taglio.
Oooh! Anche stamani. Di nuovo. Io incredulo. Io insonne. Io vestito d’aria. Un profumo. Il caffè. Sono Idee.
Tu idea di caffè. Tu e il caffè la medesima cosa. Cosa in mente. Promessa dell’alba*.
Sapere d’essere amati è bibliografia a corredo dei giorni. Di più. Ora so.
Amore il senso della vita?
No. Come ti ho detto ora. È di più. Senza enfasi. È scienza.
Amore il senso della vita? No! è la chiave di una crittografia che della vita consente la leggibilità.
Vedi tu… buongiorno!
(*)”Un cane andaluso” è un film. “La promessa dell’alba” un romanzo: citazioni del tutto prive di riferimento col testo, forse…
(Come si vede anche stamani, bisogna pur che lo scrittore scriva e forse, ma non è certo, sembra che per farlo metta la vita nella sua scrittura. È plausibile tutto quanto detto? Chiedo. Non lo so. Nessuno sa niente da solo.
Ma ho capito che “Buongiorno” è una domanda di grazia e “Buongiorno” può essere concessione e accoglimento.
“…buongiorno!”…)