differenti tipi di lava

27 Luglio 2018 Lascia il tuo commento

Ecco la ricerca che si arresta d’agosto in una posizione non platonica di anima risoluta. In attuazione di primitive disponibilità. Ideale alimento di paleodieta sentimentale. 

E il linguaggio procede a balzi nel sottobosco. Il ferro crepita nel vulcano e canta: “Faremo tutto”. Il fabbro suda nella bottega al centro del cratere. 

La montagna un minuto fa era muta. Ora dentro esplode e fuori è percorsa dalla propria effusione. Onnipotenza naturale cieca. 

Ne viene fuori il magma originario, impoverito dei gas che sprigiona. La colata eruttiva si vetrifica a corda (liscia e vetrosa) o a blocchi (irregolare e frastagliata) o a bolle (nelle eruzioni sottomarine).

La denominazione allude alle forme differenti che la lava assume secondo che il suo raffreddamento inizi a partire dall’aria o dalla terra.

Suggerisce che le parole sono forme di suoni ritorti in modi differenti secondo la direzione e la rapidità del loro progressivo vetrificarsi sulle pendici di noi.

Ci sono lave granititche (o acide o sciatiche) ricche di silicio. E lave andesitiche (o neutre) con quantità di silicio intermedie. E lave basaltiche (o basiche o geniche), nelle quali il silicio scarseggia. 

E questo fa la grana dei giorni. Una metafora della composizione di un golem bizzarro. Noi infarciti di terra antica. Mai uguale. Ogni manciata un sogno. 


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mari e miniere
ocra e bianco

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