banalità del nulla
L’idea-parola “nulla” che circoscrive l’irrealtà è coscienza irrazionale.
Perché designa il nulla che non c’è, e lo chiude in un segno e in un suono.
L’io razionale, invece, ha l’opportunismo furtivo del cuculo imbroglione.
Dice: lo spazio vuoto lasciato da una cosa è evidenza del nulla da cui si generano tutte le cose.
Il pensiero razionale cosciente non vede l’inganno: perché si piega all’evidenza.
Quando un popolo allucinò il nulla come esistente, tutti gli altri popoli peccarono di omissione.
Alla fine dissero perplessi che era banalità del male che non richiede accesso dalla ragione.
‘Ordinario’, ‘scontato’, ‘facile’ e ‘piatto’ il banale è il fine del prevedibile ragionare.
Dunque il discorso banalmente si chiuse senza essere mai cominciato.
Sono indispensabili adesso ulteriori accertamenti.